Suvignano #benecomune

La tenuta di Suvignano, che si estende per circa 700 ed immersa nel meraviglioso paesaggio delle crete senesi, rappresenta un bene comune di un territorio, per la sua funzione di riutilizzo sociale e di stimolo ad una formazione per la legalità democratica attraverso il coinvolgimento di giovani e la messa in atto di azioni culturali per la sua valorizzazione. 

La Tenuta è stata confiscata definitivamente nel 2007 a Vincenzo Piazza, imprenditore palermitano appartenente a Cosa Nostra e restituita agli Enti Locali del territorio nel 2019. Dal 2019 al 2021 Arci Toscana ha promosso, a Suvignano, 7 campi della legalità per un totale di nr. 105 giovani partecipanti.

Il campo si articola attraverso la partecipazione dei giovani ad alcuni piccoli lavori agricoli (orti didattici e oliveto) dentro l’azienda; la formazione e l’approfondimento sui temi del contrasto all’illegalità attraverso incontri con i partner del progetto; l’attivazione di workshop di fotografia sociale o teatrali o laboratori di costruzione di podcast radiofonici; la partecipazione a iniziative culturali e aggregative; le visite guidate; gli incontri con rappresentanti del mondo dell’associazionismo culturale giovanile e delle istituzioni.

La base del campo sarà presso la Tenuta di Suvignano e Vescovado di Murlo, grazioso paese che dista circa 4 km dalla tenuta di Suvignano, dove sarà possibile dormire in spazi messi a disposizione dal Comune di Murlo (forniti di brandine, docce e bagni). In alcuni periodi e laddove ce ne sia la disponibilità, sarà possibile dormire anche nell’agriturismo della Tenuta di Suvignano I pranzi saranno consumati presso la tenuta di Suvignano e forniti dalla ditta esterna fornitrice della mensa comunale, mentre le cene si terranno presso gli ampi spazi interni ed esterni del locale Circolo Arci e preparati dai volontari del circolo. Tutti gli spostamenti per le attività previste durante la permanenza, saranno effettuati con i mezzi pubblici.

Per tutta la durata del campo, i partecipanti saranno affiancati e guidati da coordinatori/trici Arci con esperienza di coordinamento, di gestione di gruppi, di conoscenza del territorio.

Cultura, partecipazione, esperienze di buone pratiche di riutilizzo sociale di beni confiscati, conoscenza, relazioni, divertimento, bellezza del territorio: sono questi gli ingredienti che fanno di questa esperienza, un’esperienza unica per coloro che saranno coinvolti.

Il campo ha una disponibilità di max 14 partecipanti

Dove si svolge

Tenuta di Suvignano – Vescovado di Murlo (Siena)

Quando

30/05/2022 – 04/06/2022 (COMPLETO)

15/06/2022 – 20/06/2022 (COMPLETO)

26/09/2022 – 01/10/2022 (COMPLETO)

Costo

220 € (comprensivo di pasti, pernottamento, assicurazione, spostamenti inerenti le attività del campo)

Organizza

Arci Comitato Regionale Toscano Aps onlus

Partner

Arci Siena Aps
Arci Nazionale
Comune di Murlo
CGIL Camera del Lavoro di Siena
SPI-CGIL Siena
Unicoop Firenze
Circolo Arci Vescovado di Murlo

Info utili

Sono necessari un sacco a pelo, abiti comodi, scarpe da ginnastica da lavoro, guanti da lavoro, crema solare, cappellino. La piccola attrezzatura da lavoro è fornita dall’organizzazione.

Nel caso di assunzione di medicinali, il partecipante minorenne deve far pervenire al/la referente del campo e prima dell’inizio del camp stesso,  la prescrizione medica con indicazione della posologia dei farmaci da assumere.

L’alimentazione prevista tiene conto di allergie o intolleranze alimentari, attestate da certificato medico, o stili alimentari (es. vegetariani, vegani).

 

Contatti

Serenella Pallecchi
3939635199
pallecchi@arci.it

Un po’ di storia

L’azienda agricola di Suvignano (Siena) è stato confiscato nel 2007 al mafioso Vincenzo Piazza, imprenditore palermitano vicino al boss Bernardo Provenzano e da qualche mese, dopo un lunghissimo iter caratterizzato da un forte impegno delle Istituzioni e di associazioni come Arci e Libera,  definitivamente assegnato a Ente Terre Regionali, ente pubblico di emanazione della Regione Toscana. Il progetto di riutilizzo prevede un rilancio delle attività produttive, turistiche e agricole attraverso un progetto incentrato sulla biodiversità e l’agricoltura sociale. Il riutilizzo sociale del bene è rivolto ad un impegno verso la costituzione di un centro di formazione sulla legalità democratica, sul coinvolgimento delle scuole e su attività di animazione sociale e culturale che possano rendere la tenuta di Suvignano un bene comune per un’intera comunità